Nel 1943, con la caduta del Fascismo e i partigiani di Tito in marcia verso Trieste, in un villaggio dell'Istria giunge Novak, alla ricerca di un figlio avuto con una donna italiana, Giulia, da lui violentata anni prima. La donna nasconde il piccolo presso l'orfanotrofio gestito da un sacerdote, don Bruno, per non farlo cadere nelle mani di un tanto spietato padre biologico. La fuga degli ospiti della struttura di accoglienza del prete è la loro unica via di salvezza.