Joseph Tairraz è il figlio del sindaco (sindaco) e guida e acquista un dagherrotipo su lastra di vetro a Ginevra. Nel 1857 iniziò a scattare ritratti in uno studio allestito nella casa di famiglia e poi allestito come “fotografo guida”. E che lavoro! perché non solo il dispositivo pesa più di 20kg ma ogni piatto pesa almeno dieci chili per non parlare dei treppiedi, i telai per i piatti! Si tratta quindi di una vera e propria spedizione da partire per immortalare personaggi e paesaggi! Ciò richiede che molti corrieri scattino una o due foto. Nello stesso anno crea lo studio “Alpine Tairraz Photography” e guida il glaciologo John Tyndall sulla Mer de Glace, partecipando ad una spedizione scientifica sul movimento del ghiacciaio. Pochi anni dopo, inventò un metodo di misurazione installando marcatori fissi sulle rive del ghiacciaio. Le sue foto rimangono una significativa testimonianza dell'inizio della fotografia di montagna con in particolare la famosa "Traversée de la Mer de Glace" scattata nel 1870. Suo figlio Georges subentrerà. I tempi sono cambiati. Fa ancora ritratti in studio ma fa la guida e segue i suoi amici in montagna, sviluppa l'azienda di famiglia. La sua fotocamera pesa solo 12 kg e 4 k per l'obiettivo! E. Fa foto sempre più "artistiche". Ma un dramma stravolgerà la sua passione. Nel 1920 crollò una sacca del ghiacciaio Mer de Glace, sommergendo la valle sotto metri di sabbia e fango, sommergendo la città, la cantina di casa Tairraz fu allagata, distruggendo per sempre la collezione di famiglia. È un dramma. Morirà 4 anni dopo. Suo figlio Georges (da qui Georges II), segue le orme del padre. Ha 24 anni. Questo è il momento in cui le prime fotocamere arrivano sul mercato. Come suo nonno, è una nuova passione per la famiglia Tairraz. Con il suo migliore amico Frison Roche vaga per i deserti e le terre dell'estremo nord. Con Gaston Rébuffat ha realizzato dei film eccezionali in montagna. Georges II fotograferà Rébuffat sull'Aiguille de Roc, una foto che la NASA collocherà nella sonda Voyager nel 1977, che divenne la prima navicella spaziale ad entrare nello spazio interstellare, nel 2012, e si trova attualmente a circa 24 miliardi di miglia dalla Terra! E sarà Pierre a continuare questa bella storia di famiglia. Le fotografie, i filmati, i viaggi alimentano il suo bisogno di "bello" che lo caratterizza. Con lui si conclude la dinastia della “fotografia alpina di Tairraz”. Per un secolo e mezzo i Tairraz saranno gli impareggiabili fotografi del Monte Bianco e, di generazione in generazione, assaggeranno il cinema. La dinastia si è spenta quando Pierre è morto nel 2000. Ci lascia un certo modo di guardare la montagna, di ingigantire le sue forme per esprimere le emozioni di chi vi si avventura. Lo “sguardo di Tairraz”. Nel 2015 è stato pubblicato il libro "Tairraz, Les Alpes de père en fils", che elenca i più bei lavori fotografici della famiglia.