Rosario Vinci viene interrogato davanti al procuratore Imparato e con spavalderia sfida la Scalise affermando di “essere più pulito di uno appena uscito dal seminario”. Questa esternazione incuriosisce Ardenzi che da Marisa Spano aveva saputo che suo marito Rocco era in contatto con uno che veniva chiamato “il prete”. Ardenzi e Parmesan scoprono che Arturo Stasi, il magistrato antimafia che collabora da anni con la Scalise e che era presente all’interrogatorio di Vinci, è nato a Caltanissetta dove ha studiato in seminario. La Spano racconta ad Ardenzi che “il prete” era uno che si era indebitato molto con la mafia. L’ispettore chiama subito la Scalise per avvertirla dicendole che sa il nome di chi l’ha tradita e che la raggiungerà a breve in ufficio; il commissario ascolta le sue parole in vivavoce in presenza di Stasi il quale capisce di essere stato scoperto.